Ne sono passati di anni da quando, presentavo la mia tesi dove analizzavo gli stereotipi di bellezza femminile nella pubblicità, andando a dimostrare, per tutta una serie di ragioni psicologiche e sociologiche, che in realtà erano immagini di come l'uomo la voleva. La donna, ancora una volta, vittima di una società "fallocentrica".
Certo un pensiero riassunto in 3 righe corre il rischio di "banalizzarsi" ma il succo è che queste immagini non corrispondo a come noi ci vorremmo, ma a come ci vorrebbe l'uomo, ancora una volta, a decidere, lui. Ho sempre combattuto gli stereotipi di bellezza, sostenendo l'importanza di un concetto più vario di bellezza, più etico.
Ultimamente si parla tanto di curvy revolution e sembra che il mondo abbia accettato l'idea che la bellezza non risieda in una taglia, che non possa essere misurata con un metro (anzi centimetro!) e che ci sia spazio per le donne burrose, curvy, che "vanno di moda" come tutti dicono.
Bellissime immagini e campagne come questa hanno fatto capolino nelle nostre vite ... Riuscendo pian piano a farci accettare l'idea che curvy è possibile ... Curvy esiste e (Addirittura) curvy è fashion! Purtroppo però l'impatto con la realtà è duro e, almeno per quanto mi riguarda, poi è tutta un'altra cosa ... Un conto sono le parole altro i fatti, i pensieri e gli atteggiamenti ...



